El Petun del Diàul è un progetto dedicato alle migrazioni musicali. Migrazioni di lavoro con i canti delle mondine, di sangue con i canti dei soldati al fronte o di religione con le musiche di tradizione valdese. Migrazioni, viaggi di uomini, di strumenti, di melodie che non conoscono confini ed etichette.
Nel disco si può ascoltare ad esempio Rossignolin du Bois, un viaggio tra versioni diverse di una stessa canzone: si parte dalla zona di Briançon in Alta-Savoia, per approdare a Sagnetta di Pramollo (TO) in Val Chisone e per dirigerci infine nel Centro Francia con alcune melodie raccolte da Achille Millien. Di una di queste abbiamo utilizzato l’adattamento in forma di bourrée di Frédéric Paris e della Chavannée.
Con la Bella növa (buona notizia) entriamo invece nelle tradizioni della zona chiamata delle Quattro Province (Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza).
La Bella növa, uno stranòt (brano cantato), è seguito da un’alessandrina, un ballo in cerchio diffuso tradizionalmente in questa zona.
Dedicato alle migrazioni di lavoro è la Suite Mondine, una suite di quattro melodie tradizionali che raccontano di viaggi, sfruttamento e amore delle mondine.
Il viaggio parte con “Saluteremo il signor padrone”, continua per “Addio risaia addio” e “Ciao Ripalta vo e vo e vo”(in versione strumentale), fino ad arrivare a “Ancò òt a quest’ora”.
Ai viaggi di guerra e pace è dedicato il brano Varda la luna.
In questo canto, che probabilmente risale alla prima guerra mondiale e che è stato raccolto da Vere Paiola, si consiglia al bel soldato di lasciare l’accampamento: “questo non è il momento di abbandonar l’amor!”.
All’inizio solo una citazione di una delle canzoni più diffuse durante la seconda guerra mondiale, “Lili Marleen”, composta dal musicista Norbert Schultze (1911-2002); anche in questo caso una canzone che ricordava ai soldati l’amore lasciato a casa…
Il viaggio continua nel Polesine: il Valzer n. 45 arriva dal repertorio di Pasquale Casini (1875-1962) di Crociarone di Ariano Polesine (RO), contadino di giorno e suonatore di armonica semitonata la sera.
Il brano è tratto dalla vasta raccolta di spartiti manoscritti che la famiglia ereditò insieme alla passione per la musica. Una selezione di queste partiture è stata pubblicata nel 1988.
Ma i viaggi possono anche essere legati a fattori personali. Kathleen parte è una mazurka-valse composta su un marciapiede della Stazione Centrale di Milano il pomeriggio del 5 dicembre del 2000, dopo la partenza di una cara amica. I treni che partono portano ispirazione.
Come accade al polline del tarassaco, anche le nostre sonorità continuamente vanno oltre, a volte incontrano luoghi e repertori imprevisti, a volte immaginano il percorso di strumenti chiusi in valige a bordo di vapori o in groppa a cavalli stanchi, a volte si confrontano con linguaggi di altri generi musicali.