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con il patrocinio di:
Ente Nazionale Sordomuti ONLUS Ci vuole naso ll progetto______________________________________________ Coordinamento Rossana Rossena
Ci vuole naso è uno spettacolo in cui mimo e musica si incontrano per superare, attraverso la loro forza espressiva, le barriere sociali e culturali che ancora persistono nel mondo dei deficit sensoriali uditivi. Le canzoni dello spettacolo vengono accompagnate dai segni del linguaggio LIS, per favorirne la comprensione ai disabili dell’udito e creare per tutti un’occasione di approccio con questa forma di comunicazione. Maschere, pupazzi, oggetti con disegni o scritte arricchiscono e integrano inoltre i messaggi verbali e gestuali. Ci vuole naso può essere anche un laboratorio, sempre sostenuto dalla comunicazione LIS, che mette al centro il bisogno comunicativo del bambino e la sua universale tendenza ad esprimersi attraverso il gesto.
Lo spettacolo____________________________________ Ha testi e pantomime di Rossana Rossena, musiche composte ed eseguite con la fisarmonica da Tiziano Menduto
Ci vuole naso... ... per un’invenzione straordinaria ... negli affari ... per avere successo ... per riconoscere il buon vino ... per trovare un vero amico
L’inventore. Un incidente trasforma un allegro clown in un personaggio scontroso e lo porta a litigare con l’amico musicista. La botta sul naso lo fa diventare un inventore di “nasi su misura” per le diverse occasioni della vita. Per venderli sperimenta su di sé la sua invenzione: da personaggio chiuso e insicuro diviene un brillante ciarlatano.
Il venditore. Il nuovo naso gli apre le porte del successo. Un improvvisato studio televisivo crea la sua fortuna. Dalla televendita di nasi ha ricavato un bel mucchio di denaro, che non divide, come promesso, con l’amico musicista che decide di vendicarsi.
Il bevitore. Al risveglio si ritrova senza soldi con un naso da bevitore e il desiderio incontrollabile di bere. Bevendo troppo però realtà e fantasia si confondono: un piumino può sembrare un cagnolino che fa le feste... Ma che fa, morde?!! Il bevitore lo insegue in mezzo al pubblico...
L’amico. Riuscirà il clown a recuperare il suo vero naso, quello che permette di farsi degli amici e di stare bene con loro?
Il laboratorio___________________________________
Ci vuole naso... ... per giocare con il corpo e con i suoni ... per trasformare in modo fantastico gli oggetti ... per danzare e cantare insieme ... per inventare un gesto buffo ... per diventare clown e farsi un ritratto
Collegato allo spettacolo (o autonomo) una laboratorio dove la figura del clown aiuta, con la sua vena fantasiosa e buffonesca e con i suoi giochi corporei, ad ottenere un clima disteso, allentando tensioni e creando occasioni di integrazione. Ognuno, al di dello svantaggio, può esprimersi spontaneamente mentre entra in relazione con l’altro, con il gruppo e si misura con regole del gioco. Nel gioco nascono trasformazioni fantastiche, spontanee drammatizzazioni. E’ il primo passo verso improvvisazioni teatrali che privilegino il linguaggio mimico, il cui utilizzo viene stimolato dagli esempi del conduttore. Danze e giochi ritmici, sottolineati dalle percussioni, favoriscono la coordinazione dei movimenti, l’arricchimento dello schema corporeo, la costruzione dello spazio-tempo. La ricerca e la trasformazione fantastica nel gioco di materiali poveri aiuta a liberare creatività. Il disegno finale dell’esperienza consente una valutazione del vissuto dei bambini.
Gli interpreti dello spettacolo______________________________ Rossana Rossena Si è formata come mimo presso il Piccolo Teatro di Milano. Autrice e interprete di spettacoli teatrali, di una trasmissione sul mimo per la TSI. Ha scritto libri su metodologie, strumenti e tecniche della comunicazione teatrale. Ha esteso la sua formazione all’area psicomotoria ed espressiva in ambito educativo. Opera alla formazione di attori, danzatori, animatori teatrali e musicali, musicoterapisti, insegnanti ed educatori, collaborando con istituzioni pubbliche e private. Tiziano Menduto Si occupa, come giornalista e come musicista, del recupero e della diffusione della musica e della danza tradizionale. Scrive ed è vicedirettore del mensile “Folk Bulletin”. E’ fisarmonicista in diverse formazioni. Propone e coordina attività di conoscenza delle tradizioni musicali e di danza nelle scuole elementari italiane. E’ stato coordinatore artistico del Progetto Mus-e, Musica-Europa di Milano.
Organizzazione____________________________________________
Lo spettacolo dura circa 75’ e può essere organizzato presso la scuola in uno spazio idoneo (auditorium o simile) ben illuminato, o in teatro. Periodo, giorno ed orario da definire
Il laboratorio per alunni della scuola elementare accompagnati dall’insegnante può durare 10 - 30 ore in periodo, giorni, orari da definire
Per il laboratorio sono necessari uno spazio adatto (palestra o altro spazio simile), materiale psicomotorio, materiali poveri e di recupero, fogli di carta bianchi, pennarelli. Utile il sistema di videoregistrazione. Un naso a testa, fornito dall’animatore
Costi
con ricevuta fiscale senza IVA, versati dai genitori come quota associativa;
(prevede la partecipazione di più scuole)
più spese di viaggio;
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